I segreti del legno di Thuja
Di Thuja, il cui nome scientifico è Tetraclinis Articulata, sono fatte quelle scatole caratteristiche che contengono i giochi, le scacchiere, la scatole magiche portagioie e certi tavolini. E’ di aspetto lucido, inconfondibile, e presenta un marrone vivo spesso macchiato da puntini neri o da scintillanti venature dorate. In Marocco è presente sulla catena montuosa dell’Anti Atlante, sul massiccio dello Djebel Azemour e sull’altipiano del Rif, ma viene lavorato in particolare a Essaouira, nel cui entroterra sembrano crescere i migliori esemplari, e Agadir, dove ne viene trattata la radice che trasmettendo un senso di grande compattezza viene ritenuta ideale anche per realizzare sculture. Anche se qui occorre fare delle precisazioni, perché non è il tronco principale quello ad essere lavorato dagli ebanisti, bensì i cosiddetti polloni, ovvero le escrescenze che si formano alla base delle piante più vecchie, proprio dove stanno le pregiatissime venature.
Capire queste sottigliezze significa entrare davvero nel cuore dell’artigianato del Marocco, che in questo specifico campo di applicazione pare che proprio a Essaouira abbia raggiunto un’eccellenza nazionale. La tecnica davvero formidabile della lavorazione della thuja infatti, d’ispirazione siriana, che da’ origine soprattutto a tavoli scenografici spesso dalla forma rotonda, consiste in un sistema minuziosissimo basato sull’incastro, o meglio sull’inserimento di pezzi, anche piccolissimi, di legni diversi, appunto collocati su una base di thuja. Perlopiù sono l’ebano, il cedro e il limone, proprio per il contrasto cromatico che danno con la thuja, ad essere utilizzati. E il lavoro diventa una paziente cesellatura, che nei casi più formidabili arriva a non avere bisogno dell’utilizzo della colla, tanto gli incastri vengono preparati alla perfezione.
Abdelillah, che durante la scoperta di questi segreti è stato il nostro Virgilio, con cui abbiamo viaggiato nei meandri della fantastica Medina di Essaouira, ci ha portato nelle botteghe che nascondono i sistemi di questa antichissima lavorazione, i luoghi in cui scultura e artigianato convivono in modo spontaneo, e gli oggetti semplicemente prendono vita dalle mani di questi sapienti artigiani lavoratori del legno.